Cardiologo Sassari

L’ecocardiogramma transtoracico, detto anche eco-color Doppler cardiaco, o ecocardiogramma–color Doppler è uno degli esami diagnostici eseguiti dal cardiologo, Dott.ssa Antonietta Forteleoni, presso il suo studio a Sassari. E’ un esame che viene eseguito attraverso l’utilizzo di uno strumento, ecocardiografo che tramite una sonda ad ultrasuoni e un gel che ne favorisce il passaggio attraverso il corpo, permette di vedere il cuore con le sue strutture, atri e ventricoli, e i vasi principali. L’ utilizzo della metodica color Doppler permette di valutare la direzione del flusso di sangue e la sua velocità. È un esame poco costoso e indolore, che permette di valutarne l’anatomia e il funzionamento del cuore ed è quindi una metodica di prima scelta per la diagnosi delle patologie cardiache.

Attraverso l’ecocardiogramma è possibile diagnosticare:

-ischemia o infarto del miocardio

-cardiomiopatie

– pericarditi

– endocarditi

– malfunzionamenti delle valvole cardiache

 

L’ ischemia (sofferenza) e l’ infarto (morte) del miocardio, sono lo spettro di una stessa patologia di elevata gravità, conseguente ad un ridotto afflusso di sangue e quindi di ossigeno al cuore a causa di un’ ostruzione delle arterie che lo irrorano. Si manifestano con dolore toracico, intenso, oppressivo, al petto e spesso al braccio sinistro, al giugulo, cioè alla base del collo, in epigastrio, cioè alla bocca dello stomaco, di durata variabile dai 5 min all’ ora a seconda della gravità del quadro clinico. Come conseguenza dell’ insufficiente ossigenazione di sangue il muscolo cardiaco, miocardio presenta alterazioni della contrazione, che possono essere facilmente diagnosticate con l’ ecocardiogramma.

Le cardiomiopatie sono patologie del muscolo cardiaco e possono essere varie, come la cardiomiopatia ipertrofica, che si presenta con un ispessimento del muscolo cardiaco, la cardiomiopatia dilatativa in cui il cuore appare dilatato e disfunzionante, la cardiomiopatia restrittiva, in cui il cuore è rigido, poi vi sono quadri misti come l’amiloidosi e la malattia di Anderson –Fabbry, o altre tipologie come la cardiomiopatia da miocardio non compatto, la displasia aritmogena del ventricolo destro, la tachicardiomiopatia, o cardiomiopatia da elevata frequenza cardiaca. Anche ipertensione arteriosa o le patologie valvolari possono determinare quadri simili, pur non trattandosi di cardiomiopatie. Per la diagnosi e i successivi controlli di tutte queste patologie l’ecocardiogramma è l’esame di prima scelta.

La pericardite è una malattia che interessa l’involucro che riveste il cuore, il pericardio, che si presenta anch’ essa con dolore toracico. A causa dell’infiammazione all’ interno di questo involucro si accumula liquido che può compromettere la funzionalità cardiaca. L’ ecocardiogramma permette di evidenziare i segni precoci di questa patologia.

Le endocarditi sono infiammazioni, generalmente dovute ad infezioni, delle valvole del cuore, che si manifestano con febbre alta e resistente ai trattamenti e che devono essere diagnosticate e trattate precocemente perché possono creare danni permanenti alle valvole cardiache e diventare condizioni che mettono a rischio la vita.

Le patologie valvolari, possono essere dovute ad una difficoltà nell’ apertura delle valvole (stenosi) o nella chiusura (insufficienza) e sono diagnosticabili con l’ecocardiogramma. Esempi frequenti sono la stenosi aortica, l’insufficienza aortica, la stenosi mitralica e l’insufficienza mitralica. Come conseguenza il cuore si ipertrofizza e si dilata fino ad arrivare ad una disfunzione cardiaca importante, lo scompenso cardiaco. L’ ecocardiogramma è di estrema importanza per il cardiologo nel diagnosticare queste patologie e soprattutto nel seguirne l’evoluzione e nel valutare il momento migliore per eseguire l’operazione chirurgica di riparazione o sostituzione della valvola disfunzionante.

Anche masse cardiache come tumori benigni, ad esempio il mixoma atriale, possono esse diagnosticate con l’ecocardiogramma.

Infine l’ecocardiogramma è essenziale per la diagnosi ed i successivi controlli di patologie cardiache congenite.

È importante sapere che esistono differenti metodiche di ecocardiogramma. Il più diffuso, eseguibile ovunque, è l’ecocardiogramma transtoracico, indolore, rapido che non richiede alcuna preparazione e che è sempre l’esame di prima scelta, per qualunque patologia cardiaca.

L’ecocardiogramma transesofageo è un esame più complesso che prevede l’inserimento di un sonda in esofago, tramite la quale è possibile visualizzare le strutture cardiache con una migliore definizione. Permette, una visualizzazione estremamente dettagliata delle strutture cardiache ed inoltre consente di studiare strutture cardiache con non sono ben esplorabili con l’ecocardiogramma transtoracico, ad esempio il setto interatriale e i difetti di quest’ ultimo. Si utilizza per esempio nella diagnosi delle endocarditi o nella valutazione preoperatoria delle patologie valvolari. È un esame che si esegue con una blanda sedazione, un anestetico locale nel cavo orale e necessita di un digiuno di almeno 4 ore prima dell’esame e di un’ora dopo.

Esiste poi l’ecocardiogramma da stress, che è un ecocardiogramma transtoracico eseguito in condizioni in cui il cuore viene messo sotto sforzo, o con dei farmaci che nel causano l’accelerazione del battito e con uno sforzo fisico come una pedalata. Permette di vedere come il cuore si comporta in condizioni di stress, per esempio se si devono ricercare dei segni di ischemia non visibili in condizioni di riposo (ischemia inducibile).

 

L’ ecocardiogramma è dunque un’indagine strumentale di estrema importanza per il cardiologo e l’ecocardiogramma transtoracico in particolare, è un esame semplice, sicuro, veloce, indolore, accurato e molto spesso salvavita perché permette di diagnosticare precocemente e quindi trattare patologie cardiache importanti.